La firma dell’accordo da 7,4 miliardi di euro con l’Egitto, definita da Ursula von der Leyen come una “tappa storica”, rappresenta un impegno senza precedenti da parte dell’Unione Europea. Accompagnata da sei leader europei, la presidente della Commissione europea ha siglato un Memorandum d’Intesa con l’Egitto, rappresentato dal presidente Abdel Fattah al-Sisi.
“Oggi l’Europa ha cambiato passo e sono fiera di questo perché era quello che volevo fare – ha aggiunto Meloni – dimostra che quando ti presenti con delle posizioni sostenibili, pragmatiche, serie è possibile che gli altri ascoltino”.
Questo accordo, che supera di gran lunga gli investimenti precedentemente fatti con altri paesi come Tunisia e Mauritania, prevede un vasto piano di finanziamenti e investimenti per un periodo di quattro anni. La presenza di sei leader europei durante la firma sottolinea l’importanza delle relazioni tra l’UE e l’Egitto, consolidando il concetto di “Team Europe”.
I finanziamenti europei, fino a 5 miliardi di euro, si concentreranno su settori chiave come le energie rinnovabili, l’industrializzazione avanzata, l’agricoltura, la sicurezza alimentare, la connettività digitale e la gestione delle risorse idriche. In particolare, si punta a fare dell’Egitto un hub per le energie rinnovabili, con un interesse crescente da parte degli investitori europei.
Tuttavia, l’accordo non è privo di critiche, sia all’interno dell’UE che in Italia. L’Ecre ha sollevato preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti umani in Egitto, mentre l’opposizione italiana ha criticato il governo per la sua collaborazione con un regime accusato di gravi violazioni, tra cui il caso di Giulio Regeni.
Nonostante le critiche, l’accordo rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione economica e politica tra l’UE e l’Egitto, con la speranza di promuovere lo sviluppo sostenibile e la stabilità nella regione.