Alessandra Todde si afferma come la vincitrice delle elezioni regionali in Sardegna, sostenuta principalmente da Pd e M5S, ottenendo un totale di 330.619 voti, pari al 45,3% del consenso elettorale. Il suo principale avversario, il candidato del centrodestra Paolo Truzzu, si è fermato a 327.695 voti, raggiungendo il 45% delle preferenze. Il terzo candidato, Renato Soru, ha ottenuto 63.021 voti.
La serata dell’elezione è stata caratterizzata da una tensione palpabile, con l’esito delle votazioni che è rimasto incerto fino all’ultimo momento. Tuttavia, quando Todde si è presentata al comitato elettorale tra gli applausi, ha manifestato la sua felicità e orgoglio, lasciando trasparire una sensazione di imminente vittoria.
Il sostegno ricevuto da parte di personalità politiche di spicco, come Elly Schlein e Giuseppe Conte, ha ulteriormente rafforzato la convinzione che il vento stesse cambiando a favore del governo. La giornata di spoglio delle schede elettorali ha ricordato una tappa del Giro d’Italia, con una sfida avvincente tra i candidati e difficoltà nell’elaborazione dei dati.
La vittoria di Todde è stata una sorpresa per il centrodestra, che aveva puntato su Truzzu come candidato principale. Tuttavia, la sua performance nelle sezioni è stata incoraggiante fin dall’inizio, alimentando ottimismo e speranza nei suoi sostenitori.
La lentezza con cui i risultati sono stati comunicati ha aggiunto suspense al confronto, ma alla fine è stata Todde a prevalere, dimostrando la forza del “campo largo” formato da Pd e M5S. Ora, mentre i festeggiamenti si diffondono per le strade della Sardegna, si attende di valutare i possibili ricorsi da parte dei partiti sconfitti.