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Il Natale è uno stato d’animo. Per la maggior parte delle persone, adulti e bambini, da sempre rappresenta la felicità, quest’anno invece ha per tutti un retrogusto agrodolce: nostalgia per una normalità perduta e speranza per un futuro migliore.

La Capitale, che è un museo a cielo aperto, si è agghindata per l’occasione. A piazza Navona, ogni venti minuti, uno spettacolo di luci e suoni in collaborazione con Acea prende il posto della festa della Befana. Oltre al light show, le fontane si tingono di blu attraverso proiezioni statiche. A piazza Venezia si accende Spelacchio, l’abete naturale di circa 23 metri che quest’anno si tinge di oro.

In via del Corso e in via Vittorio Veneto è allestito un “cielo stellato” su cui si stagliano citazioni celebri. Quest’anno inoltre, per donare luce e magia, in ogni Municipio brilla un albero ecosostenibile. A piazza San Pietro, fino a domenica 10 gennaio 2021, risplendono un abete sloveno di 28 metri e il presepe proveniente da Castelli, ai piedi del Gran Sasso.

A differenza degli scorsi anni, in base al nuovo decreto, le messe della Vigilia saranno anticipate: la stessa messa celebrata in piazza San Pietro inizierà alle 19.30.

Inoltre, per evitare il rischio di assembramento, sarà consentito di celebrare quattro messe nei giorni di Natale, Capodanno, Epifania e sarà necessario uscire con l’autocertificazione. Insomma, nonostante l’atmosfera sia diversa, Roma, con il suo fascino, ci illude che in fondo la magia sia sempre la stessa.

Michela Casanova Moroni