La Lupa s’aggrappa a “Magic Box”. Ma sarebbe più giusto dire “Caja màgica” (scatola magica), per rispettare le sue origini sudamericane. Al di là degli appellativi, comunque, si può dire con certezza che Nicolas Chiesa, nato 32 anni fa a Buenos Aires, è uno dei giocatori più in forma della Lupa Frascati che insegue ancora un sogno di vertice nel campionato di serie D. L’argentino, che da sette anni gioca in Italia, è andato a bersaglio sia contro la capolista Torres (vantaggio poi “annullato” dal pareggio ospite), sia domenica scorsa nel match sul campo del Progetto Sant’Elia ultimo della classe. Una gara ben condotta dagli uomini di mister Attilio Gregori. «Sapevamo che non sarebbe stata facile nonostante la loro posizione di classifica – spiega Chiesa -, ma siamo stati bravi prima a guadagnarci un doppio vantaggio e poi a gestirlo senza correre grossi rischi. Solo nel finale, infatti, abbiamo subito il gol del 2-1». Chiesa e la Lupa sono già con la testa alla gara di domenica (calcio di inizio ore 14,30) contro il San Basilio Palestrina terzo della classe che sarà ospite all’Otto Settembre. «All’andata vincemmo per 3-0 – ricorda il trequartista argentino -, ma sappiamo che ogni gara fa storia a sé e ci aspettiamo un avversario arrabbiato per la brutta sconfitta di domenica scorsa. Loro comunque sono una squadra importante, ma noi sappiamo che nel girone di ritorno tutte le partite vanno considerate come finali. Non si può più sbagliare». A maggior ragione se la Lupa, ora distante nove punti dal primo posto, vuole ancora alimentare i propri sogni di gloria. «Finchè c’è la matematica io ci credo sempre» dice con il tipico orgoglio sudamericano Chiesa che ultimamente è stato utilizzato da Gregori in una posizione più esterna rispetto a quella di trequartista. «Nessun problema, gioco dove vuole l’allenatore – risponde Chiesa -. In questo momento sto bene e sono felice se riesco a dare un contributo importante per la causa della mia squadra». La Lupa s’aspetta di trovare altre sorprese nella sua “Magic Box”.