Pdl, per Alfano mezz’ora di celebrità (dalla Annunziata) e l’appoggio ufficiale di Alemanno: non mi candido alle Primarie

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Pdl, per Alfano mezz’ora di celebrità (dalla Annunziata) e l’appoggio ufficiale di Alemanno: non mi candido alle Primarie

Il segretario del Pdl Angelino Alfano in trenta minuti di intervista televisiva (dalla Annunziata, nell’omonima trasmissione di RaiTre) ha fatto chiarezza su tutta l’agenda politica degli ultimi mesi, almeno per quel che riguarda il centrodestra: il ruolo di Silvio Berlusconi, l’appoggio presente (e non futuro) a Mario Monti, la chiusura definitiva a ogni possibile spazio di dialogo rilanciato venerdì dal presidente della Camera ed ex numero 2 del Pdl, Gianfranco Fini.
Berlusconi, anzitutto. Si era parlato di una rottura fra lui e l’ex premier dopo la conferenza stampa con smorfie da parte del segretario-delfino, Angelino Alfano. Ebbene al Cavaliere assegna il ruolo di ”fondatore”, azzardando un paragone con il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, da sempre acerrimo avversario proprio del patron di Mediaset. Per quel che riguarda la possibilità di una lista ultraberlusconiana Alfano si dice sereno: “”Ha detto che non lo fa. Sto alle sue parole. Non ho motivo di non credergli”.
Semmai la novità che potrebbe riguardare il Pdl potrebbe essere il cambio di nome e simbolo. Ipotesi che ha destato le perplessità di una delle candidate della prima ora alle Primarie, Daniela Santanché.
Nella domenica dell’intervista all’Annunziata tra l’altro il segretario Pdl ha incassato l’endorsement ufficiale di Gianni Alemanno che ha annunciato, così come avevano già fatto gli altri due ex An di peso, Gasparri e Matteoli, di non partecipare alle Primarie, appoggiando proprio l’attuale segretario.
A proposito di ex An, Alfano ha chiarito la sua posizione rispetto alla riapertura di Fini in relazione a un appoggio al Governo Monti bis. “Monti bis? Non esiste perché non vogliamo fare nessun accordo con Bersani e la sinistra”. Rispetto a Fini: “Siccome sono stato sempre attento ai commenti di amici e follower su twitter, i commenti sull’ apertura a Fini mi hanno definitivamente convinto: la storia di Fini con l’elettorato di centrodestra è chiusa”