Calcio, la Lazio vince il derby: l’Olimpico canta Lucio Battisti

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Calcio, la Lazio vince il derby: l’Olimpico canta Lucio Battisti

di Daniele Priori

“Che anno è, che giorno è, questo è il tempo di vivere con te…In fondo all’anima cieli immensi e immenso amore”
Mancava solo Lucio. Alla fine è arrivato pure lui, il vecchio cuore biancoceleste di Lucio Battisti con la sua splendida musica, tra la pioggia e i gol di questo derby d’autunno a celebrare la vittoria della Lazio.
La terza vittoria consecutiva nel derby contro la Roma di Zeman, sempre meno certo alla guida della seconda squadra di Roma.
Una Lazio romantica. Con la classe di Hernanes, la forza di MIro Klose, la favola pazza di Antonio Candreva che fu tifoso giallorosso e oggi ne è divenuto carnefice a suon di gol. Più forte della pioggia torrenziale. Nella stessa settimana in cui in Europa quel giovane vecchio scarpone di Liborio Kozak ne ha fatti due con la testa rotta, l’aquila Olimpia torna a volare sotto la curva Nord.
L’unico simbolo di Roma a celebrare una vittoria bella e sofferta, in rimonta, poi in dieci contro dieci dopo il grave gesto antisportivo di Capitan Futuro, Daniele De Rossi, sempre più lontano da Roma, dato confermato nei fatto da questa brutta espulsione al derby che gli costerà almeno due turni di squalifica e il successivo cartellino rosso pure per il capitano della Lazio, Mauri..
In una giornata brutta, da allerta meteo, di quelle che portano sfiga persino al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Che al sesto minuto spegne persino la luce allo stadio.
Però se c’è una certezza è la storia d’amore, spesso drammatica, tra la Lazio e la sua gente.
Qualcosa di più di una semplice tifoseria. Qualcosa che si fonde con la storia della città, di tutto il territorio laziale, di cui anche Lucio Battisti è stato tifoso e figlio. Oggi tornato a cantare, nel quinto anniversario senza Gabriele Gabbo Sandri. Anche allora era una domenica. Di dramma. Uno dei tanti della storia della Lazio. Su quell’autostrada, in direzione Milano. Ma oggi è un giorno di vittoria. Anche per Gabriele. Anche per Vincenzo Paparelli, martire in un derby e ancora insolentito poche settimane fa dai tifosi della seconda squadra di Roma. Una vittoria per Re Cecconi, per il Maestro Tommaso Maestrelli, per il grande Long John Chinaglia che non riesce a riposare ancora in pace. Per Lucio Battisti che per la prima volta canta all’Olimpico dopo un derby.
Una storia tra discese ardite e risalite. Un romanzo biancoceleste  che tinge Roma da quasi 113 anni, da quel 9 gennaio a piazza della Libertà, nel cuore della Capitale. Una favola d’amore che si chiama Società Sportiva Lazio. Che da allora continua a volare.