Alessandro Tirocchi: “Continuo a divertirmi in radio e approdo in tv con il mio amico Paniconi”

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Alessandro Tirocchi: “Continuo a divertirmi in radio e approdo in tv con il mio amico Paniconi”

Alessandro TirocchiAlessandro Tirocchi è una delle voci storiche di Radio Globo. Quando si parla di icone radiofoniche come Morning Show, Casilina, Ostia Beach e Resto a Roma, il suo zampino spunta sempre fuori. Un artista a 360 gradi, eclettico, il romano si snoda agevolmente da un decennio tra giornalismo, teatro, cabaret e radio. Un predestinato, Alessandro, ora pronto ad approdare anche sul piccolo schermo con Scqr.

Alessandro, chi eri professionalmente prima di Radio Globo?
“Tutto è nato sognando di tramutare le passioni in lavoro. Ho cominciato a fare giornalismo, scrivendo per il Corriere Laziale e teatro. Qualche tempo dopo, nel 2004, sono approdato a Radio Globo come giornalista di cronaca nera e bianca. Il caso ha voluto che in radio ci fosse un cambiamento di assetto giornalistico interno. Così mi chiesero di passare al cast del Morning show: da allora l’intratteminento è diventata la mia unica occupazione”.

E nel frattempo sei cresciuto anche come artista.
“Eh si, con il tempo la mia carriera teatrale si è fortificata con musical, spettacoli. Poi il sodalizio artistico con Maurizio Paniconi – con il quale co-conduce e co-scrive la trasmissione in radio – che ci ha portato al cabaret nel 2007”.

Un duo che si è rivelato vincente.
“Sono onorato di questo e devo ringraziare anche Luciano lembo per il supporto, uno dei più noti comici della Capitale. Lui ci ha dato il là per muovere i primi passi nel cabaret. L’altro mio motivo di orgoglio è aver portato la trasmissione in teatro: il Morning show live ha preso forma due anni fa con un approccio estivo al Settimo cancello ad Ostia per poi approdare al Gran Teatro nel 2010, al teatro Parioli, all’Ombra del Colosseo. In poco tempo abbiamo bruciato tante tappe”.

Parliamo un po’ di Radio Globo. Il Morning show in questi anni ha avuto un successo straordinario. Quale il segreto?
“Il Morning show non lo scopro certo io, è un pilastro di Radio Globo da oltre 10 anni. Nacque in fase sperimentale con Massimo Vari, poi si aggiunse Maurizio (Paniconi), Nando (Supernandone) e Gabry Venus. Infine sono giunto io e per due anni abbiamo lavorato tutti insieme. Devo sottolineare la straordinaria verve di Massimo, un conduttore radiofonico di livello nazionale”.

Ci racconti il tuo rapporto con la Globo Car?
“Sono molto legato a lei e con lei ho fatto il mio ingresso nello show. Tutti i giorni per due anni ero in strada a fa succedere qualcosa. Ricordo la prima missione impossibile, suonare la chitarra nella metropolitana, oppure intrufolarmi in casa di qualcuno alle 7 del mattino senza dire chi ero. O il bagno di inizio anno ad Ostia, era l’8 gennaio… Facevamo veramente di tutto ed era anche il risultato di uno staff affiatato e unito”.

Immagino amassi quel tipo di intrattenimento?
“Assolutamente sì, adoro lavorare a contatto con la gente, tra le vie di Roma. Io mi definisco un vero uomo da marciapiede (ride, ndr) che in strada trova la sua ispirazione”.

E in strada incontri il romano verace, quello espansivo, aperto. Che rapporto hai con lui?
“Intrattenere il romano è più difficile poiché abbiamo la cosiddetta faccia come er culo, siamo un po’ spacconi. Questo tipo di spacconeria, per chi non è abituato, genera due tipi di reazioni: prima timore e poi simpatia visto che dopo poco siamo in grado di trattare una persona come se la conoscessimo da 100 anni. E questo vale anche per il pubblico: la gente romana è scaltra, non la abbindoli con due battute, devi trovarne la chiave del cuore. Così si affeziona e non ti lascia più. Nel caso di Radio Globo, dobbiamo ritenerci orgogliosi perchè la gente ci vuole un gran bene”.

Tu, “purtroppo”, sei romanista…
“Orgogliosissimo di esserlo (scoppia a ridere, ndr). Sono molto romanista, abbonato da quasi 30 anni”.

Un’ultima curiosità: sei co-autore di due grandi successi estivi. Ostia Beach e Resto a Roma.
“Devo dire che la tradizione della parodia musicale nella nostra trasmissione non è nuova. Già ai tempi della Casilina nel 2005, quella canzane “spaccò”. Facemmo dei live con più di mille persone a sera. Quindi un certo rodaggio lo abbiamo: la nostra predisposizione artistica, il fiuto, l’intuito e la capacità di capire se un pezzo ha grip o meno, ci permette di prevedere se quella parodia potrà piacere alla gente. Sia per Ostia Beach che per Resto a Roma sapevamo che la cosa potesse funzionare. Poi da lì a diventare un tormentone, dipende da tante variabili. Il resto lo fa la viralità sul web. Noi cerchiamo di fotografare un’immagine con una satira di costume su un determinato stereotipo”.

Cioè?
“Nel caso di Ostia Beach, abbiamo narrato la storia di una coppia che va la domenica al mare con annessi problemi: traffico, parcheggio, una donna un po’ rompiscatole e un uomo un po’ stressato. Quest’anno con Resto a Roma abbiamo puntato ad una satira di società, parlando della crisi: un fenomeno vasto che ha colpito trasversalmente tutti. La canzone ha vissuto la partecipazione vocale del grande Carlo Verdone”.

Per la tua carriera cosa bolle in pentola?
“Beh ci sono due progetti in ballo. Di uno non vorrei parlare prima per scaramanzia… l’altro è gia in porto: questa settimana registremo la prima puntata di una trasmissione che andrà su Sky Comedy Central, che si chiama Scqr (Sono comici questi romani). È un format che prevede la partecipazione di Antonio Giuliani come anchorman, intorno al quale ruoteranno anche alcuni comici capitolini. Con lui porteremo in scena personaggi ai quali siamo affezionati: le due vecchiette Agatina ed Elvira, che sbarcheranno in tv dopo le serate live in teatro e in radio. Siamo molto contenti perchè per noi la tv è un naturale sbocco del nostro cammino professionale. Non è un punto di arrivo ma di partenza, una chance da non perdere”.

Marco Montini e Daniele Priori