Fassino e il furto al duty free di Fiumicino: verso l’assoluzione per tenuità del fatto

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Fassino e il furto al duty free di Fiumicino: verso l’assoluzione per tenuità del fatto

Dopo la notizia del furto, si parla ancora del deputato del Partito Democratico, Piero Fassino e sugli esiti legali e politici. Il politico è stato, infatti, denunciato dopo essere stato sorpreso con una confezione di profumo Chanel Chance del valore di 135 euro nella sua tasca. Secondo i dipendenti, Fassino avrebbe tentato altre due volte di sottrarre lo stesso profumo dal negozio, prima del Natale e prima di Pasqua.

Il caso è stato affrontato con cautela dai suoi legali, con Fulvio Gianaria che ha dichiarato di non aver ancora ricevuto gli atti di accusa. Daniele Francesco Lelli, avvocato del foro di Roma, ha spiegato che non ci sono aggravanti nel caso di Fassino, poiché non vi è stato danneggiamento né destrezza nel furto. L’avvocato ha suggerito che il pm potrebbe optare per un’assoluzione per tenuità del fatto, poiché Fassino è stato costantemente monitorato dalle telecamere e non ha mai avuto il possesso del bene rubato uti dominus.

Tuttavia, la questione è complessa e non priva di conseguenze politiche. Fassino non è coperto dall’immunità parlamentare poiché il reato contestatogli non è avvenuto nell’esercizio delle sue funzioni. Il processo potrebbe evolversi rapidamente verso un’udienza predibattimentale, secondo le disposizioni della riforma Cartabia. Se dovesse verificarsi un’assoluzione per tenuità del fatto, questa non verrebbe menzionata nei certificati rilasciati alle richieste di Fassino, del suo datore di lavoro o della Pubblica Amministrazione.

Tuttavia, la possibilità di una recidiva è una minaccia costante. Se Fassino dovesse incappare nuovamente in un reato simile, potrebbe essere incriminato con una recidiva, aumentando così il rischio di conseguenze legali più severe.

Nonostante le sfumature legali, il caso ha suscitato reazioni contrastanti, con il politico Alessia Morani del PD che ha espresso la sua fiducia in Fassino, definendo l’accaduto un “grosso equivoco”. Morani ha sottolineato di conoscere Fassino da molti anni e si aspetta che alla fine sia dimostrata la sua innocenza.

Il futuro di Fassino rimane incerto, ma l’evolversi degli eventi sarà sicuramente seguito con grande attenzione, poiché potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua carriera politica e sul panorama politico italiano nel suo complesso.