Tecnopolo a Pietralata: aderiscono università, Enti e aziende

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Tecnopolo a Pietralata: aderiscono università, Enti e aziende

Il progetto di Rome Technopole rappresenta un passo significativo nell’ambito dell’innovazione e della ricerca nella regione Lazio. Questo ecosistema di innovazione è stato concepito con l’obiettivo di alimentare la filiera di ricerca e innovazione in stretta sinergia con il mondo imprenditoriale. Dopo la firma dell’atto costitutivo avvenuta l’8 giugno, la Fondazione Rome Technopole ha compiuto un ulteriore passo in avanti con l’atto di adesione da parte di enti e aziende, una firma che ha avuto luogo nel Senato accademico dell’Università Sapienza di Roma.

L’adesione al Rome Technopole coinvolge un ampio spettro di attori, tra cui sei università di Roma e del Lazio (Tor Vergata, Roma Tre, Luiss, Tuscia, Cassino e il Campus Biomedico), la Regione Lazio, il Comune di Roma, quattro importanti enti di ricerca nazionali (CNR, Enea, INFN e ISS), Inail, la Camera di Commercio di Roma, e venti aziende di rilevanza nazionale e internazionale, tra cui Leonardo, Acea, Aeroporti di Roma, Eni e Unicredit.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, definendolo “un grande polo di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico”. Ha anche annunciato l’individuazione dell’area fisica per la sede del Technopole, situata a Pietralata, la stessa in cui è prevista la costruzione dello stadio della Roma. Tuttavia, il sindaco ha chiarito che questi sono due progetti distinti, entrambi coerenti con la vocazione dell’area. Gualtieri ha spiegato che l’area è sufficientemente ampia per ospitare entrambi i progetti, ma sarà necessario esaminare attentamente il progetto dello stadio della Roma in futuro.

Il Rome Technopole è destinato a diventare una rete di eccellenza, unendo filiere strategiche per il progresso dell’Italia e dell’Europa. Si basa sullo sfruttamento delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per valorizzare il tessuto produttivo e di ricerca di Roma e della regione Lazio. La rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni, ha spiegato che la Fondazione è un ecosistema dell’innovazione focalizzato su ricerche nelle scienze dure e percorsi di formazione innovativi collegati ai dottorati di ricerca e agli ITS. Le parole chiave di questa iniziativa sono la transizione digitale, il settore del biofarma e della salute, e l’innovazione.

Le attività del Rome Technopole sono già in corso, con la pubblicazione di bandi per i dottorati di ricerca e l’attivazione di programmi di reclutamento per i giovani, che potranno svolgere attività di ricerca all’interno di aziende e imprese. Questa iniziativa offre un’opportunità senza precedenti per giovani ricercatori e studenti desiderosi di contribuire all’innovazione e alla crescita tecnologica dell’area. In questo modo, il Rome Technopole si prefigge di diventare un faro di eccellenza nel panorama dell’innovazione e della ricerca in Italia.