LAZIO PRIDE, L’ADESIONE DEL DANTISTA ALDO ONORATI:

“IL SOMMO POETA FU TESTIMONIAL ANTE LITTERAM CONTRO L’OMOFOBIA 

E OGNI DISCRIMINAZIONE DA GRANDE UOMO LIBERO QUALE FU”

Martedì 21 alle ore 17 a Palazzo Savelli la presentazione del libro           Dante e gli omosessuali nella Commedia a cura dell’associazione GayLib

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Il professor Aldo Onorati, scrittore, poeta e dantista di fama internazionale aderisce al Lazio Pride in programma nel prossimo fine settimana ad Albano.

La prestigiosa firma 82enne, albanense doc, in passato nominato ambasciatore della cultura dei Castelli Romani nel mondo, sarà protagonista, martedì 21 giugno alle 17,00, presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli della presentazione del volume “Dante e gli omosessuali nella Commedia tra Inferno e Paradiso, pubblicato dalla Società Editrice Dante Alighieri.

L’evento, a cura dell’associazione GayLib, sarà condotto dal giornalista Daniele Priori, segretario nazionale del gruppo di ispirazione liberale. 

“Siamo lieti e particolarmente onorati di prendere parte alla Settimana dei Diritti di Albano con questa iniziativa che serve a sottolineare e a far capire come la questione dell’identità e degli orientamenti sessuali e affettivi sia stato davvero sempre centrale, sin dai tempi del Sommo Poeta che, come è sufficientemente documentato dalla sua stessa penna, sappiamo non essere stato un uomo abituato a nascondersi e a nascondere le storie e i fatti umani sotto il tappeto. Era per lui molto più facile e congeniale metterli in rima, nelle sue terzine incatenate. Forse la più negata e nascosta della Storia, che però fortunatamente oggi trova il suo spazio di libertà anche in una realtà di provincia come Albano, nelle cui corde, però, era da molto tempo la volontà di manifestare la propria apertura alla cultura dei diritti di tutte e di tutti” dichiara Priori.

“Dante settecento anni fa ha sollevato per primo la coperta dell’ipocrisia” dichiara il professor Aldo Onorati. “Lo ha fatto da scrittore cristiano. Lo ha fatto mantenendo tutta la sua coerenza e rivolgendosi ai posteri sub spaecie aeternitatis. Lo ha fatto senza tradire in nulla il suo percorso e la sua storia. In questo libro, nato da una mia intervista rilasciata al mensile gay Babilonia dopo uno scivolone su Dante di Giulio Andreotti, dimostriamo che non solo non è vero che Dante avesse messo i gay, allora chiamati sodomiti, all’inferno ma che li ritroviamo anche nelle altre cantiche, in Purgatorio, quindi potenzialmente anche in Paradiso. Senza travisare nulla – conclude il professor Onorati – possiamo proprio dire come abbiamo fatto da anni ormai con questo volume che Dante è stato un vero e proprio testimonial ante litteram contro l’omofobia da uomo libero quale è stato”.