“L’uccisione dei sette cinghiali in un parco dell’Aurelio, a Roma, a nostro giudizio, oltre a essere un accadimento terribile e disumano, assumerebbe pure i contorni di una strage programmata. In questi giorni, infatti, abbiamo aspettato a parlare per raccogliere le informazioni necessarie ma, purtroppo, dal Comune di Roma e della Regione Lazio abbiamo vissuto solamente uno scaricabarile inutile e inefficace. Alla luce di tutto questo, Rivoluzione Animalista continua a monitorare l’annosa vicenda, nell’auspicio che sia fatta immediata chiarezza sulle morti dei poveri ungulati. Rimaniamo attivi e pronti ad un confronto istituzionale per fermare definitivamente questa barbara metodologia di approccio al problema dei cinghiali a Roma. Esistono metodi alternativi e molto più efficaci all’uccisione degli animali. Nei prossimi giorni chiederemo
un incontro al presidente Zingaretti e alla sindaca Raggi: da entrambi sono necessari chiarezza e senso di responsabilità”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.