“Da molti municipi ci arrivano allarmanti segnalazioni in merito a presunti mancati interventi di sanificazione all’interno delle procedure per il rilevamento delle impronte digitali, destinate alla carta d’identità elettronica. Le impronte digitali (due) vengono scritte in sicurezza all’interno della propria CIE e non depositate in nessun altro luogo. E per la rilevazione delle impronte digitali, l’operatore comunale utilizza un dispositivo di rilevazione (sensore) su cui il cittadino è invitato a poggiare le proprie dita, al fine di acquisire le impronte. E, a quanto ci comunicano alcuni residenti capitolini, tra una operazione e l’altra non sempre verrebbero eseguite le necessarie e opportune procedure di sanificazione al dispositivo di rilevazione, peraltro fondamentali in questo periodo di prevenzione dal Covid-19. È chiaro ed evidente che serve immediata chiarezza dalla sindaca Raggi, altrimenti sarà nostra cura depositare una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Roma. Qui è il ballo il diritto alla salute dei cittadini romani”.
Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.