San Cosimato, la Regione si adopera per salvare il complesso culturale

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San Cosimato, la Regione si adopera per salvare il complesso culturale

san cosimatoDenunciate in commissione le condizioni di degrado e fatiscenza dello storico edificio di Trastevere, di proprietà della Regione. Patané:“ invieremo verbale e atti a strutture competenti”.

“Trasmetteremo il verbale di questa audizione, assieme a tutta la documentazione raccolta, agli assessorati al Patrimonio e alla Cultura, oltre che alla struttura centrale della Sanità regionale, per sollecitare la costituzione immediata di un tavolo di lavoro che si occupi innanzitutto di avviare gli interventi urgenti di messa in sicurezza e poi individui un progetto di restauro e riqualificazione della struttura. Si tratta di una vicenda complessa, che coinvolge aspetti di tutela artistica e storica, di protezione statica dei luoghi e di gestione delle attività sanitarie: solo la messa in rete di enti e risorse può garantire un futuro a questo patrimonio”. Così il presidente della commissione V del Consiglio regionale del Lazio, Eugenio Patané (Pd), al termine dell’audizione di questa mattina con l’associazione culturale Mica Aurea sullo stato di fatiscenza del complesso monumentale di San Cosimato a Trastevere. Come sottolineato dalla dottoressa Gemma Guerrini Ferri dell’associazione, la struttura – di proprietà della Regione Lazio – è attualmente in uno stato di estremo abbandono e degrado, che la espone ad atti vandalici, furti e a concreti pericoli di disfacimento e crolli. Per questo la rappresentante dell’associazione ha chiesto una presa in carico del monumento da parte della Regione, perché siano assicurati, nell’immediatezza, azioni di tutela e, nel futuro, interventi di restauro rispettosi della storia artistica e culturale del bene.
Il consigliere Gianluca Perilli (M5S), sottolineando la gravità della situazione e le precise responsabilità della Regione rispetto alla tutela del patrimonio e al problema di possibili crolli, ha sollecitato la commissione ad intervenire con urgenza “per poter porre rimedio allo stato di disfacimento denunciato dall’associazione”. Anche la consigliera Gaia Pernarella (M5S) ha sollecitato interventi da attuare nell’immediato “quanto meno per proteggere il bene dallo stato di incuria ed abbandono in cui versa ed evitare il rischio di perdere il complesso”. Il consigliere Piero Petrassi (Centro Democratico), infine, ha ricordato che la struttura è stata ceduta in uso dalla Regione alla Asl e che, quindi, occorre innanzitutto verificare la sua destinazione all’interno del piano sanitario, ma ha comunque convenuto sulla necessità di “individuare immediatamente quali interventi sia più urgente realizzare”.