Sgominata la “banda della bandana” a Guidonia

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Sgominata la “banda della bandana” a Guidonia

Guidonia bandadi Michela Maggiani

Chiuso il cerchio attorno ad una banda di ventenni che nel tempo ha preso possesso “criminale” della piazza centrale del quartiere di Villanova, un arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e due denunce per rissa. Sgominata la “Banda della bandana”. Gli investigatori, infatti, vogliono ora fare luce su alcuni episodi di spaccio, furto, scippi e rapine che da quanto emerso potrebbero essere riconducibili all’attività di una banda conosciuta con il nome di “banda della bandana” particolarmente attiva nella zona. Accertato il coinvolgimento di uno degli appartenenti al gruppo nell’aggressione “di stampo bullistico” del 24 aprile in piazza San Giuseppe Artigiano. Questo l’esito dell‘operazione condotta degli agenti dell’Ufficio di Polizia di Guidonia diretto da Alfredo Luzi. Gli indagati sono risultati coinvolti nella rissa post partita tra Villanova di Guidonia e Albalonga, disputata lo scorso 3 aprile quando, al termine dell’incontro di calcio disputato allo stadio comunale “Attilio Ferraris”, alcuni giovani appartenenti alle due tifoserie avevano ingaggiato una violenta colluttazione. Nell’area d’ingresso del parcheggio, teatro dello rissa, i poliziotti intervenuti immediatamente, dopo aver disperso i facinorosi, avevano infatti sequestrato un’ascia, un birillo da bowling alcuni bastoni e aste. Gli investigatori sono risaliti alla loro identità attraverso riscontri fotografici e avevano poi proceduto all’arresto in flagranza differita di un tifoso e deferito all’autorità giudiziaria altri cinque che avevano partecipato agli scontri. Le indagini, però sono proseguite e si sono intrecciate, conducendo gli agenti dell’ufficio di Polizia di Guidonia e del Commissariato di Albano a delineare i contorni di un quadro criminale più ampio. G.J. ed un suo coetaneo, entrambi 23enni, considerati i capi organizzatori della frangia dei tifosi del Villanova, sono stati denunciati per rissa e per aver partecipato agli scontri del dopo partita ma ulteriori sviluppi potrebbero avere le indagini sul loro conto. Per G.J., all’interno della cui abitazione sono stati sequestrati anche cappellini, stendardi e striscioni sono emerse responsabilità anche per ciò che riguarda un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno di alcuni barattoli di pomodori in un mobile della cucina sono stati sequestrati circa mezzo chilo di hashish e circa 5 grammi di cocaina già suddivisi in dosi. I legami tra la banda ed alcuni dei componenti della tifoseria che farebbero parte del sodalizio criminale sono ora al vaglio degli investigatori.