Municipio XII, Sel: Cecchignola laboratorio per modello di smart city

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Municipio XII, Sel: Cecchignola laboratorio per modello di smart city

cecchignola“Dopo la tangenziale quattro corsie nel pieno della Valle della Cecchignola e la colata di cemento mascherata da housing sociale, piatti preparati da mesi dal centro destra capitolino e municipale, è pronto per essere servito sull’area della Cecchignola un altro scellerato progetto: 700 nuove abitazioni per l’esercito e l’ampliamento del poligono militare destinato alle esercitazioni”. Lo dichiarano in una nota Gianluca Peciola, Consigliere provinciale Sel e Alessio Stazi, Coordinatore per Sel nel XII Municipio.
 
“La misura è colma – spiegano -le questioni che gravano su Cecchignola hanno oltrepassato ogni limite e necessitano che il centro sinistra capitolino e municipale le assumano come criticità sistemiche per l’intero quadrante della città.L’enormità della speculazione che si muove su questo lembo di territorio romano sommato al groviglio di nodi che si fanno sempre più stretti attorno alla presenza dell’area militare necessitano di risposte chiare e forti per il lancio di una riorganizzazione sostenibile dell’area: stop a nuove colate di cemento, cancellazione dei progetti di housing sociale, dei nuovi alloggi militari e della tangenziale di via Kobler; realizzazione di un parco della Valle della Cecchignola; inizio di un nuovo rapporto tra aree militare e civile con conseguente ripianificazione della mobilità;creazione di un centro culturale giovanile; implementazione della mobilità, nel quartiere e verso il centro della città”.
 
 “Crediamo che l’area della Cecchignola vada valorizzata partendo dalle peculiarità che già oggi la contraddistinguono, innanzitutto il verde pubblico e la complessiva abitabilità e tranquillità del quartiere. Variabili – concludono Peciola e Stazi – che unite alle prospettive sopra descritte rilancerebbero questo quartiere come un vero e proprio laboratorio per un modello di smart city in miniatura. Ma per realizzare questo sogno sussiste una precondizione: mandare a casa Alemanno e Calzetta responsabili e garanti politici dei progetti speculativi”.