Con una nota Antonio Paris Capogruppo del Gruppo Misto alla Regione Lazio annuncia la sua adesione alle manifestazioni di martedì contro i tagli alla Sanità
“A quasi tutto si può rimediare. Investimenti sbagliati possono essere ammortizzati, calcoli errati corretti, edifici storti puntellati se non addirittura raddrizzati. Solo con la vita e la salute delle persone non ci si può permettere di sbagliare.
La sanità è l’ultimo posto dove tagliare, perché al danno dei tagli non si potrà rimediare mai più. Ed è un danno incalcolabile. E’ incalcolabile il danno di un’ecografia non fatta, di una visita rimandata, di un esame cui si è rinunciato perché, ormai, scadute le convenzioni e congelati i capitoli di spesa, al cittadino costa troppo perché è al cittadino che si chiede di pagare.
Mario Monti ha assicurato che non ci sarà nessuna privatizzazione della Sanità Pubblica. Ma cos’è questa? non è un privatizzazione?. Una privatizzazione che investe non le strutture ma il loro mantenimento e che colpisce il cittadino, privato, lui sì, di tutele e soccorso. Con Monti e con il Commissario straordinario Enrico Bondi, una privatizzazione c’è stata, ed è quella del dolore.
Dolore di corpo che soffre e non viene curato, dolore per una qualità della vita più scadente, lasciata volutamente e scientificamente decadere da questo Governo che continua a sacrificare la vita delle persone agli interessi di bilancio pagati ai creditori internazionali.
Ma si rendono conto di quello che stanno facendo? Per quanto a lungo dobbiamo rimanere silenziosi davanti allo sfacelo della nostra Repubblica, all’impoverimento progressivo e sistematico delle persone. Persone che sono più povere per i tagli, le tasse e l’austerità e che lo saranno sempre perché sempre più perderanno in salute, creatività, capacità di lavoro man mano che non verranno più curate o che i lavoratori della sanità verranno licenziati e lasciati per strada!
C’è un tempo in cui anche la più moderata e conciliante delle tradizioni politiche deve saper puntare il piede e entrare in conflitto. E’ il momento in cui forze estranee aliene minacciano i fondamentali della sua Comunità. E la vita e la salute delle persone sono i fondamentali della nostra società cristiana e della mia tradizione politica cristiana e moderata.
Gli autobus lasciati nei depositi possono ripartire, le fabbriche e gli uffici chiusi riaprire. A quasi tutto si può rimediare. Ma con la vita e la salute delle persone, con quelle, governi e commissari che siano, non si deve scherzare.
Per questo martedì anch’io scenderò in piazza a fianco dei tanti medici, delle organizzazioni sindacali, paramedici, dipendenti ospedalieri e con tutti quei soggetti che stanno lanciando un grido d’allarme che deve essere ascoltato