Mauri tiene a galla la Lazio. La Roma affonda a Parma

HomeSPORT 2

Mauri tiene a galla la Lazio. La Roma affonda a Parma

parma roma“Difficile giocare in piscina”, queste le prime dichiarazioni di uno stizzito Zeman, restio dall’addossarsi colpe proprie, sempre più evidenti, e sempre pronto a polemizzare contro tutto e tutti. Una Roma che esce con le ossa rotte anche dal Tardini di Parma, contro una compagine che, sulla carta, di certo non è superiore ai giallorossi. Finisce però 3-2 per il gruppo allenato da Donadoni, dopo che la Roma era, per l’ennesima volta, andata in vantaggio con una bella rete di Lamela, il migliore fra i suoi. Il secondo gol arriva su rigore e a finalizzarlo è capitan Totti, spento e impalpabile per buona parte della gara, dopo che il portiere avversario aveva intuito ma deviato sui piedi del numero 10 romanista. Di certo è che il campo in quel di Parma era davvero ai limiti del praticabile, soprattutto nella seconda frazione di gioco, ma la tifoseria romanista non si accontenta più di queste giustificazioni, soprattutto dopo le svariate rimonte che la compagine romana ha subìto in questo primo scorcio di campionato. Stavolta non c’era Tachtsidis a poter giustificare le incertezze a centrocampo, ma poco, o nulla, è cambiato: Roma evanescente, poco reattiva, ai limiti dell’ammissibile in difesa. Unico a salvarsi, come accennato, è stato Lamela, determinato e combattivo su ogni palla per l’intera durata dell’incontro. Domenica arriva il Palermo all’Olimpico, poi il tanto atteso derby, che sia il crocevia determinante per il futuro del boemo?
In casa Lazio di certo non va molto meglio: solo un pareggio con il Torino, non bastava aver rimediato una sonora sconfitta in una delle disastrose amichevoli estive, il gruppo di Ventura tiene nuovamente testa ai biancocelesti, impedendo loro di portare a casa tre punti che avrebbero fatto davvero comodo in vista del terzetto di gare non troppo facili con Catania – Roma – Juventus. La classifica ora la vede quarta, a tre punti dal Napoli, scavalcato dall’Inter di Stramaccioni dopo la sconfitta esterna con l’Atalanta. Inizia dunque la lunga rincorsa al terzo posto per il gruppo di Petkovic, il quale si è dichiarato soddisfatto per le qualità espresse dai suoi con il Torino, soprattutto nella ripresa, ma si è parecchio lamentato per la scarsità realizzativa che non accenna a passare. Di certo le assenze di Hernanes e Ledesma si sono fatte sentire, e il 4-4-2 proposto come alternativa non ha sortito grandi frutti, sia per la posizione più arretrata di Klose che lo ha reso meno propositivo, sia per l’accoppiata con Rocchi. Per il capitano i tifosi della Lazio avranno sempre un affetto particolare, si sa, ma le palle gol sbagliate in questa gara fanno ricordare come passino le stagioni, e come ciò non sarebbe sicuramente accaduto qualche tempo fa. Peccato, ma resta alta la stima per un giocatore che scende in campo con la grinta e la determinazione di sempre. Da segnalare la prima rete di Mauri in questa stagione ( in realtà sarebbe stata la seconda se non si fosse messo di mezzo Bergonzi la settimana scorsa con la Fiorentina), l’ottima prova di Candreva, sempre il migliore in campo, e le deludenti giocate di Cavanda, ancora non pronto per la serie A. Domenica ore 15 a Catania l’imperativo è davvero vincere, anche se mancherà Klose, diffidato e casualmente ammonito oggi (forse non voleva rischiare di mancare al derby), se non si vuol vedere la vetta diventare sempre più lontana.

Silvia Panizza