
Stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, è intervenuto Luigi Nieri, vicesindaco di Roma. Il vicesindaco di Roma ha speso parole importanti per i romani che hanno scatenato una maratona di beneficenza nel portare a Via Cupa e alla stazione Tiburtina generi di prima necessita per i migranti: “Non sono sorpreso di questa cosa, conosco la generosità e il cuore di questa città. Questo dovrebbe far riflettere anche un certo tipo di stampa, che dovrebbe fare attenzione a seguire qualche politico che fa la professione dell’industriale della paura e lo dico perché solo qualche settimana fa questa città sembrava una realtà rabbiosa dopo i gravi fatti di Boccea. E’ importante gestire bene le questioni e in questo caso i cittadini di roma stanno molto più avanti di un pezzo di politica di questo Paese”.
Tante persone arrivano nei punti di accoglienza con cibo, vestiti e altri generi di prima necessità: “In questo caso nei romani è scattata una solidarietà che conoscendo Roma non mi sorprende. Il popolo di Roma negli anni ha manifestato tante volte il suo vero e magnifico volto. Il volto di una città e di un Paese che sa ancora commuoversi di fronte alle sofferenze di tante persone e di tanti bambini e che soprattutto non dimentica la propria storia, di quando erano i nostri nonni a partire con la valigia di cartone per andare lontano dai propri paesi di origine. Bisogna anche rivelare in questa occasione come l’amministrazione comunale sia riuscita a dare una grande risposta all’emergenza, con l’assessore Danese che è stato lì sulla Tiburtina per tanti giorni. Dobbiamo riflettere, indignarci ed arrabbiarci per come l’Europa sta trattando questa vicenda”.
Nieri durissimo con l’Unione Europea: “Mi vergogno essendo il vicesindaco di Roma, che davanti a persone che fuggono dalla carestia, dalla fame e da violenze inenarrabili, causate soprattutto dai paesi occidentali, ci sia una risposta di questo tipo. Mi indigna sapere che ci sia un paese come la Francia che ha sbarrato le frontiere e tutto questo senza nessuna ragione, se non biechi interessi elettorali. Questo mi indigna e su una storia come questa crolla l’idea dell’Europa.”.
Da Nieri una precisazione importante sui numeri: “I dati del ministero dell’interno ci dicono che dal 1 gennaio sono arrivate in Italia poco più di 57.000 persone ma ci dice anche che nel 2014 circa 50.000 migranti tra cui molti potenziali richiedenti asilo hanno lasciato le strutture di prima accoglienza e sono fuggiti nel nord Europa. Questo è un Paese di transito. Cosa vuole l’Europa? Cosa ci chiedono l’Austria, la Francia e la Germania? Di rinchiudere nel nostro Paese queste persone o di far affogare la gente nel Mediterraneo? Qui sta naufragando l’Europa”.
Nieri sul piano B di Renzi ha le idee chiare: “L’Italia è un Paese civile che non farà affogare nessuno nel Mediterraneo solo perché ce lo chiede il ministro francese. Le tante persone che hanno fatto la fila per portare generi di prima necessità sulla Tiburtina non lo perderanno. L’Italia resta un Paese civile. L’Europa, invece, si sta giocando questa credibilità. L’Europa non può esistere solo perché c’è l’euro. Non può stare in piedi solo su un’identità monetaria”.