Un trucco da Pallone d’Oro per il “Pibe de Oro” Maradona

HomePLAY TIME 2

Un trucco da Pallone d’Oro per il “Pibe de Oro” Maradona

monicachetruccaE’ stato il team guidato dalla make-up artist Monica Robustelli a truccare il noto El Pibe de Oro in occasione dell’evento/ spettacolo che si è svolto settimana scorsa al San Carlo di Napoli. Maradona, che con Alessandro Siani ha recitato l’opera ‘Tre volte 10’ scritta dall’attore partenopeo apposta per lui, appena incontrato e conosciuto il team della The Make up artist School si è totalmente affidato, scambiando nel frattempo simpatiche battute. “Lina Sastri lo invita a ballare un tango. Maradona scoppia a ridere e l’imbarazzo iniziale, che c’era un po’ tra tutti noi in camerino, si spezza come per magia” racconta Martina del team make up. L’evento in questione è stato solo uno dei tanti seguiti dalla scuola di make up fondata nel 2012 da Monica Robustelli e considerata tra le top 7 in grado di fornire agli allievi tutti gli strumenti teorici e pratici per favorire un percorso professionale curato nei dettagli. “L’obiettivo della The Make Up Artist School, all’avanguardia nelle sue funzioni didattiche, è quello di condividere aspirazioni, ispirazioni ed esperienze offrendo una piattaforma creativa: un progetto artistico e culturale che consente lo sviluppo di talenti e creatività, doni che vanno costantemente coltivati e stimolati” dichiara Monica Robustelli che della scuola è la Direttrice Artistica. “I nostri docenti, professionisti del settore e insegnanti appassionati, condividono le loro conoscenze per una formazione puntuale di quelle che saranno le eccellenze di domani affinché diventino firme riconoscibili nel variegato mondo del make up”. La The Make Up Artsit School nasce itinerante e tale continua a essere garantendo corsi di formazione in tutta Italia in collaborazione con i più prestigiosi brand nazionali, ma vanta anche quattro sedi: Napoli, Milano, Londra, New York. “Fin dal primo momento il mio obiettivo è stato quello di creare più sedi della mia scuola. Ho sempre creduto che localizzarsi in un posto coltivando il proprio solito orto non arricchisce nè corrisponde all’idea artistica e al senso del mio lavoro che trascende le appartenenze, viaggia oltre i confini e gode di un respiro internazionale che valorizza -non condanna- le differenze”. Internazionale, come la formazione della Robustelli che avendo fin da piccola nutrito la passione tanto per il make up quanto per la pittura da giovanissima si trasferisce a Londra dove frequenta un’accademia di make up; tornata in Italia si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Durante questo percorso di studi, le sue due più grandi passioni(arte e cosmesi) contaminandosi, iniziano a prendere forma generando una innovativa tecnica pittorica che utilizza i cosmetici invece di acrilici e acquerelli. Ciò suscita molto interesse nell’ambito artistico tanto da permetterle di esporre i suoi lavori presso Expo Internazionali durante i quali approfondisce le sue competenze circa la cosmetica nel mondo. “Ogni paese ha una propria cultura, tradizione, credenza e queste si riflettono nelle scelte cosmetiche delle donne. Leggere gli effetti antropologici del trucco vi assicuro che è illuminante, interessante, a tratti divertente. Davvero la bellezza non ha confini né schemi fissi sempre validi. Va cercata, contestualizzata e valorizzata”. La storia di Monica Robustelli e della sua scuola rende infatti quest’idea di transnazionalità e trasversalità. Così trasversale da arrivare finanche a occuparsi del make up di uno dei calciatori più famosi al mondo. Non solo dunque, secondo immaginario collettivo, donne adulte, ragazze o modelle. Anche questo è non avere confini, né schemi.