Il Consiglio di Stato si è pronunciato nel mese di novembre cassando in modo definitivo le proroghe attuate dal legislatore al 2033 nel settore dell’ Economia del Mare, riducendone i termini al 31/12/2023, periodo lasciato al legislatore nazionale per attuare la riforma del settore e prevedere sistemi ad evidenza pubblica per la scelta dei prossimi concessionari a cui affidare i beni del demanio marittimo, il tutto in un’ottica di adeguamento della normativa nazionale ai principi eurocomunitari.
“Il settore della Blue Economy- commenta il Consigliere della Regione Lazio Simone Lupi- è stato energicamente colpito dalla situazione pandemica causata dal Covid 19 ed è tutt’ora in forte crisi. La sentenza definitiva del Consiglio di Stato va certamente rispettata anche se gli interventi legislativi cassati avevano l’intento di supportare la ripresa economica di un settore strategico per l’Italia sia dal punto di vista dell’indotto finanziario sia dal punto di vista occupazionale con circa 900 mila addetti ed operatori, molti dei quali operanti in regime di concessione demaniale.
Come consigliere di una Regione strategica per l’ Economia del Mare- continua Lupi- esprimo profonda preoccupazione per il futuro di questo settore, chiedendo al Governo e al Parlamento l’impegno per regole certe e ben definite che potranno nei prossimi anni permettere alla Blue Economy di continuare a sviluppare ricchezza ed occupazione e che nello stesso tempo assicurino strumenti utili di regolamentazione del settore e di valorizzazione del patrimonio marittimo nazionale e che possano dare subito risposte certe al mercato ed agli operatori economici interessati.”