La Giornata Internazionale della Donna cade ogni anno l’8 marzo. Spesso ci si chiede da dove nasca questa ricorrenza: una leggenda narra che sia stata istituita in memoria delle operaie vittime di un rogo in una fabbrica di New York (leggenda che nasce dall’incendio divampato nella fabbrica Triangle di  New York il 25 marzo 1911); in realtà fu istituita il 28 febbraio 1908 dal Partito Socialista americano che in quella data organizzò una manifestazione per il suffragio universale. Inoltre, l’8 marzo 1917 a San Pietroburgo, le donne scesero in piazza per chiedere la fine della guerra. In Italia la Festa della Donna viene celebrata dal 1946 e ha come simbolo la mimosa. Non tutti sanno forse che inizialmente fu scelta la violetta che però era un fiore costoso enon tutti gli italiani, prostrati dalla guerra, potevano permettersela; a quel punto fu scelta la mimosa che, fiorendo nei primi giorni di Marzo, poteva essere raccolta nei campi gratuitamente. 

La Giornata della Donna ogni anno ricorda le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito e continuano a subire, ma anche tutte le conquiste sociali. Passando in rassegna solo alcune delle donne che hanno fatto la storia, non si può non notare una loro caratteristica comune: il coraggio. Coraggio di essere sé stesse, rompere gli schemi, combattere per i propri diritti: Saffo, poetessa greca anticipatrice dell’omosessualità femminile, Giovanna d’Arco, eroina nazionale francese, Rosa Parks, celebre per aver rifiutato di cedere il suo posto su un autobus a un uomo bianco, Anna Frank, giovane simbolo della Shoah, Indira Gandhi,Primo Ministro indiano, Madre Teresa di Calcutta, celebre per il suo lavoro per i poveri, Michelle Obama, prima First Lady afroamericana. Anche la Disney, dopo una serie di fiabe“classiche” ha dato spazio a storie con principesse atipiche, pronte ad andare controcorrente: Ariel, la sirena che decide di abbandonare il suo mondo per amore di un umano, Mulan che sceglie di andare in guerra al posto del padre, Tiana, giovane afroamericana il cui sogno è aprire un ristorante tutto suo, Merida,principessa dai capelli ricci e ribelli che gira con arco e frecce, Moana, di cui spiccano il senso di emancipazione e lo spirito d’avventura. 

Oriana Fallaci afferma: “ Essere donna è un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non finisce mai ”. Ed è proprio così: essere donna è una sfida continua con sé stessa, con lo specchio che alcuni giorni sembra mettere in risalto solo i difetti e altri ci fa tornare il sorriso, con le convenzioni sociali, una lotta contro le etichette e contro chi continua a metterle e, come in ogni sfida, ci vuole coraggio. 

Michela Casanova Moroni