Iva al 22%, Fiavet: “Pessima notizia per il turismo”

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Iva al 22%, Fiavet: “Pessima notizia per il turismo”

fiavetlogopiccolo“L’inaspettato nuovo aumento dell’aliquota Iva dal 21% al 22% è l’ennesima pessima notizia per il turismo”. Fortunato Giovannoni, Presidente di Fiavet, commenta così l’innalzamento dell’imposta che dovrebbe scattare domani e che, con tutta probabilità, condurrà ad un’ulteriore contrazione dei consumi, con pesanti ripercussioni su tutte le imprese del settore.

Gli operatori dell’intermediazione turistica, che, è bene ricordarlo, non godono dell’aliquota ridotta al 10%, non potranno che aumentare a loro volta i prezzi dei pacchetti, a meno di non rinunciare alla loro marginalità, ipotesi complicata soprattutto alla luce della crisi economica e della già avvenuta riduzione dei margini di profitto.

Infatti, gli operatori saranno tenuti ad applicare l’aliquota ordinaria al 22% scorporata dal margine realizzato nell’attività di organizzazione di pacchetti turistici e riflessi negativi si produrranno anche sull’attività di intermediazione.

“La prima conseguenza è che il prodotto incoming Italia diventerà ancora meno competitivo, determinando una delocalizzazione dell’attività economica in altri Paesi – rimarca il Presidente Giovannoni –. Inoltre, la decisione di aumentare l’aliquota Iva è stata assunta dal Governo nel giro di pochissimi giorni e non si è tenuto in alcun modo conto delle difficoltà in cui si troveranno le imprese, soprattutto quelle, come gli operatori turistici, che svolgono un’attività economica a carattere internazionale. Gran parte di questi aumenti non potranno, infatti, essere ricaricati sui viaggi già venduti o sulle quotazioni previste dai contratti già stipulati con i tour operator esteri, comunitari e non, ricadendo, dunque, interamente sui bilanci già in sofferenza delle imprese del comparto. A ciò si aggiungono gli effetti recessivi che saranno generati, che provocheranno una nuova riduzione dei consumi da parte delle famiglie italiane e una conseguente ulteriore diminuzione del gettito Iva atteso”.